martedì 17 giugno 2008

Serendipity



Deluso, avvilito e disperato, un artista senza alcun dubbio colto e con un senso di spiccata umanità, decise di suicidarsi, ma prima operò un capolavoro artistico ineguagliabile il quale indusse, ed induce tutt’oggi, a riflettere seriamente sulla Vita.
“Da dove veniamo? Cosa siamo? Dove andiamo?” è questa l’opera sensazionale di Gauguin, con queste tre domande ci si può arrovellare il cervello a volontà ed invano trovare almeno una risposta soddisfacente.
Secondo il mio punto di vista il fulcro degli enigmi irrisolvibili è proprio la vita.
Questa vita misteriosa offre mille sfaccettature, nessuna di esse è ben definita perciò sono affidate alle nostre inesperte manine. Modellare a nostro piacimento il proprio percorso non è così semplice: esistono gli imprevisti, esiste anche la serendipità.


Non vi è mai capitato di trovare anche solo per errore una cosa o, ancor meglio, qualcuno di estremamente stupefacente senza averla cercata?
Occorre certamente fortuna per imbattersi nella serendipità, ma per godersela bisogna avere la mente ben aperta e soprattutto avere molto coraggio.
Fino a pochi giorni fa immaginavo la mia vita come le famose scale di Escher ovvero paragonata ad un percorso circolare fatto di scalini, apparentemente normali, ma in realtà è un percorso sempre in discesa o sempre in salita, lungo una scala impossibile. Ora invece mi accorgo che la vita non è poi così ripetitiva e scontata.
Mi salta in mente una celebre citazione di Joseph Henry: “ I semi di una grande scoperta sono costantemente presenti nell’aria che ci circonda, ma essi cadono e fanno radici soltanto nelle menti preparate a riceverli ”.
Insomma oggi ho pensato a questo: non voglio che la mia esistenza sia come il quadro di Gauguin, certo sono nata e dovrò prima o poi morire, ma nel bel mezzo del mio ipotetico quadro desidero una vita più colorata, più vivace, più calda, valorizzata da una storia più eccitante.
So che tutto dipenderà da me e dal fato, perlappunto è proprio quest'ultimo che mi spaventa.
C'è un fatto il quale continua a ronzarmi per la mente e che contraddice tutto quello che ho scritto fin'ora: se in questo istante avessi il potere di impostare la mia vita circoscrivendola semplicemente in un quadro saprei perfettamente come dipingerla, ma starei immobile ad osservare la tela spoglia e a fantasticare, andando però oltre la realtà o peggio al di là delle mie concrete possibilità.
Confido nella serendipità.

∞ S.J∞
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