sabato 24 gennaio 2009

A te che non leggi, ma ascolti, assaggi e sfiori



Va’ poi a spiegarglielo al mondo là fuori che non sono diversa, che non m'interessa ottenere, ma scambiare, non m'interessano i confini, ma gli orizzonti. Il movimento è l’unica linfa che mi fa sentire viva. Il dominio che cerco non è una smania di protagonismo, ma una parte della mia intimità. Gli altri, che pure mi amano, poveretti, che male mi hanno fatto per dover subire la mia voglia di essere?






Con te, e solo con te, viene a galla la mia baldanza, perciò taccio ancora.
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giovedì 22 gennaio 2009

Nel mezzo del cammin di mia vita




Siamo cresciuti nel nostro passato e nella nostra tradizione,
ci siamo fatti condizionare dalle nostre abitudini, dagli ambienti e dagli schemi di vita,
siamo superbia, tristezza, gioia, godimento…
ognuno ha ben salda una sua opinione, un suo pensiero,
una sua paura,
temiamo di perdere qualcosa o qualcuno di prezioso,
così ci attacchiamo ad essi e in essi ci determiniamo.
Ci identifichiamo quindi con la casa, la famiglia, il lavoro, gli ideali,
ma quanti sono disposti a distaccarsi da tutto
e conoscere il proprio pensiero?
Perché una volta compresi
cesserà il tempo
e il pensiero, tramite un processo psicologico, crea il tempo,
il tempo, poi, appura e configura il nostro pensiero.
Perché è la nostra mente che ci guida
ed è una mente che sa anche creare vere illusioni
che sa ingabbiarci.



devo ancora capire che cosa significhi veramente vivere
come faccio quindi a sapere che cos’è la morte?
Abbiamo relegato entrambi in compartimenti stagni,
ma allora perché vivo e ho l’impressione di morire?
Si dice che la morte arriva dopo la vita
eppure lei, la morte, è ancora qui, la sento presente
ora.
Una mente imprigionata,
la quale separa la vita dalla morte da spazi immensi,
come può comprendere?
Comprendere è libertà.
Come potremmo mai vivere liberi
se ognuno di noi è identificato?
O sei eterosessuale o sei gay.
O sei intelligente o sei ignorante.
O sei sposata o sei zitella.
O sei papà o sei nessuno.
O sei imprenditrice o sei sguattera.
O sei ottuso o sei acuto.
Esistiamo per mezzo di un’identificazione:
dobbiamo avere una proprietà, un nome, una famiglia, uno scopo…
dobbiamo essere tutto ciò che siamo stati e vogliamo essere.
Siamo ciò con cui ci siamo identificati.
È di questo che siamo fatti
e senza di questo non siamo niente.
Desideriamo che il nostro riconoscimento viva all’infinito
ma io non credo nell’infinito
e non m’interessa la tua identità.
Tu mi piaci nuda,
mi piace quello che nascondi e non quello che fai vedere.
Mi affascina il naturel,
Sarebbe meraviglioso scoprire insieme la tua piena natura.
Il non conosciuto è immensamente più grande del conosciuto.
Il conosciuto non è altro che il nostro pianeta
nell’universo sconosciuto.
La verità invece è diversa, è strana,
ma più la inseguo e più mi sfugge.
Non potrò mai afferrarla in nessun modo
e non potrò mai imprigionarla con me,
perché lei, la verità, è libera.
Dovrei accettarlo
e lasciarla perdere,
dovrei camminare da sola e alla cieca.
Ma in questo modo
la conoscenza, l’esperienza e la memoria
non potranno mai offrire alcun conforto.
E io adesso vivo in una solitudine completa e incontaminata
che non è né vita né morte.
∞ S.J.∞
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martedì 20 gennaio 2009

Ultimi respiri tossici


Tutto fila liscio

Precipito Voglio
nel esagerare
vuoto ancora
senza con
infastidire la
il chimica
caos per
e ammorbidire
sfumo nel
a tuo
rilento abbraccio
poichè materno
affondo cosicchè
nei io
cuscini possa
dei dedicarti
tuoi l'ultimo
seni battito
i del
quali mio
coartano cuore
l'ultima mentre
lacrima il
a miasma
scolorire guarda
il esalare
rosso l'ultimo
dei dei
miei miei
sogni respiri

∞ S.J.∞

Sogno e Respiro
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venerdì 9 gennaio 2009

La sua libertà di movimento riesce a fomentarmi



(...) In questi giorni potrà pure sembrare, ma in realtà non la desidero.
 è stuzzicante, ma non è Vera, lei invece, lei sì che sa affondare.
Lei è così ammaliante e scandalosa, sa dissuadermi e spazientirmi, sa bendarmi male per permettermi di intravedere il suo bacino ondeggiarmi vicino.


Sfoggio il peggio di me e tocco il fondo, eppure lei, ancora lei mi fa sentire attraente.
Solo lei ed io; e foggio l’estasi toccando il cielo.

∞ S.J.∞
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