Non c’è amore che riesca ad accalorarmi, sento sempre freddo e di continuo percepisco il sangue formicolarmi lungo le braccia, il quale poi invade i miei turgidi seni fino a giungere voracemente l’addome, è come se indossassi una stretta t-shirt scintillata da pungenti tremiti.
Sono senza amore e sono nuda davanti allo specchio, so chi sono, non provo stupore dinanzi a questo corpo sodo e sensuale, a queste spalle atletiche, a questo ventre piatto e a questi fianchi sinuosi. Rifletto solo la mia provocante malinconia e tremo dal gelo avvolgente e zelante. Il tempo scorre, devo vestirmi. Ricopro minuscole parti del mio corpo con procaci veli a fasce trinate, questo nero vestitino regalatomi da Elisa, la mia nuova amica transessuale, mi appare un sottile strato di pelle che attende solamente d’essere sbucciato. E mi trucco, mascherando il viso senza sorriso, è incredibile come un semplice rossetto possa infuocare le mie labbra cineree. Sono pronta, sono una puttana. Il mio corpo giovane e slanciato attende altri brividi, i quali probabilmente nemmeno questa volta saranno originati da ardenti battiti d‘amore.
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∞ S.J.∞