sabato 24 gennaio 2009

A te che non leggi, ma ascolti, assaggi e sfiori



Va’ poi a spiegarglielo al mondo là fuori che non sono diversa, che non m'interessa ottenere, ma scambiare, non m'interessano i confini, ma gli orizzonti. Il movimento è l’unica linfa che mi fa sentire viva. Il dominio che cerco non è una smania di protagonismo, ma una parte della mia intimità. Gli altri, che pure mi amano, poveretti, che male mi hanno fatto per dover subire la mia voglia di essere?






Con te, e solo con te, viene a galla la mia baldanza, perciò taccio ancora.

21 commenti:

Sabatino Di Giuliano ha detto...

Il coraggio di mostrarsi "nudi", senza veli, quelli dei tabù!
Certo saremmo migliori...

Questa mattina "fresca" di sabato, passo di qua semplicemente per salutarti. Un giro tra i miei nuovi amici. Grazie e Buon weekend!
Un abbraccio
Saba

Asha Sysley ha detto...

Ho tentato di spiegarlo al mondo la fuori che sono ancora diversa, anche da te.
Il risultato è che ho smesso e ho continuato ad essere diversa.
Nella mia strada solitaria ho incontrato persone che mi hanno evitato, altre che mi hanno conosciuto e scacciato, altre che mi hanno amato.
E proprio quest'ultimo ha fatto di loro dei dannati perchè si sono innamorati del nero che ho dentro senza capirne l'origine e, ancora più nefasto, senza capire che poteva travolgere anche loro.

Che male mi hanno fatto per dover subire la mia voglia di essere IO?

Jessica ha detto...

@ ashasysley

Bene, allora come giustamente dici tu cerchiamo di non rinnegare noi stesse e “accettare quello che è accaduto perchè, ciò ha fatto si, che noi siamo arrivati qui ora e in questo status” .

Io dico: l’infinito non esiste
Tu dici: il caso non esiste
Noi quindi diciamo: il cambiamento esiste

altrimenti non saremo "modellatori di noi stessi", giusto?

soleliquido ha detto...

c'ho provato pure io a spiegare al mondo che le cose vanno diversamente. Forse il fatto che continuino a non capire mi da solo altra linfa. altra linfa. per altri giorni. e, in fondo, per continuare a provare.

grazie. quel template...c'ho passato una notte tra codici e photoshop.diomio.

un abbraccio
ste

NERO_CATRAME ha detto...

e si modellatori di noi stessi fautori del nostro destino.

Asal ha detto...

diverse da cosa poi? Io mi sento così in perenne mutamento, fortunatamente!
E le spiegazioni giornaliere le lascio a chi vuole vivere di giustificzioni

Mobu ha detto...

...

Francesco, Lucio ha detto...

In che senso cerchi il dominio?
Non è forse meglio l'abbandono?

Forse il mondo la fuori non capirà mai perchè non c'è nulla da spiegare, si è molto oltre la meschina spiegazione...

Molto bello questo blog comunque.

Jessica ha detto...

@ Francesco, Lucio

Grazie del complimento :)

Chi legge il mio blog probabilmente rischia facilmente di fraintendere le mie parole giudicandomi una lesbica pervertita, ma in realtà parlo in doppio senso perché, a mio avviso e solo a mio avviso, “io” non è sinonimo di uno.
L’intimità a cui bramo è la mente.
Il senso del dominio sta quindi nel feeling con la mia Mente.
Con lei interagisco [vedi i post “Cosa? La mente mi mente?”, “Urlo fino a vomitare e poi arriva lei…”, “Pensieri fugaci e rivelazioni criptiche” ecc..].
Desidero capire cos’è la mente, vorrei sapere se la mia è ammalata, che rapporto ha con il mio corpo, capire anche perché non do senso a molte, troppe, cose [vedi “Escrementizio”].
Mente mi appartiene, fa parte di me, eppure ultimamente la sento distante.
Le mie mani amano plasmare diversi tipi di materiali (attualmente il pongo) ma cosa devo utilizzare per conformare la mia Mente?
Certo, è molto meglio l’abbandono ed io lo conosco bene (mai quanto in questo periodo!) ma lei, Mente, non posso lasciarla andare.
Voglio la verità assoluta, [vedi “una proposizione vera che corrisponde ad un fatto vero” o ad esempio “la sua libertà di movimento riesce a fomentarmi”] poiché solo lei, Verità, sa rispondere alle domande giuste.

Francesco, Lucio ha detto...

Secondo me le cose sono leggermente diverse. L'"io" non esiste. O meglio, è una costruzione sociale, ma possiamo farne a meno. Spesso ne siamo schiavi, anche.
Se non esiste l'"io" non devi neanche cercare di conformarti ad esso. In questo consiste l'abbandono di cui parlo io, ovvero deporre la volontà come coscienza dell'"io voglio" (non la volontà in se e per se, che non appartiene a nessun "io").
L'ideale è far coincidere pensiero e atto.

Per quanto riguarda la mente, io delle idee un pò particolari su cui ho scritto e ancora scrivo sul mio blog (i post intitolati "la dimensione della mente: il tempo").
Diciamo, per estrema, estremissima, sintesi, che per me la mente non corrisponde ne al cervello ne al corpo. Secondo me la mente non ha luogo, ma esiste. Non nello spazio ma nel tempo...

Non so se mi sono spiegato, non è facile spiegarsi su un commento...

Se non ti dispiace metto questo blog tra i miei link, così posso leggerti più facilmente. I tuoi post mi piacciono perchè hanno una bellezza cruda...

Lorenzo ha detto...

gran brutta cosa la voglia di essere
in un mondo di altri. io vorrei non parlare più. non essere più.
vorrei soltanto annusare e leccare.

Squilibrato ha detto...

E' bellissimo quello che hai scritto... lo leggo e lo rileggo ancora.

A song For Yukiko calza a meraviglia.

Veggie ha detto...

Qualsiasi cosa gli spieghi, il mondo non riusce mai a capire... E allora, ladcialo perdere. Concentrati su quello che vuoi tu per te stessa, commina per continuare a raggiungere il tuo orizzonte, godi di quello che troverai lungo la strada... solo così potrai sentirti completa e veramente te stessa...

Memole ha detto...

C'è un premio per te nel mio blog. ^_^

Il negligente. ha detto...

Ma mi stai dicendo che nel fato devo credere? Meglio credere, ad una bugia, almeno pizzica di vero nella mia testolina! :-) Ciao bella!

Lidia ha detto...

Ascolto, assaggio, sfioro le tue parole.. E sospiro.

Un sorriso.

soleliquido ha detto...

yo! come va? sempre nel limbo delle emozioni? :)
a presto
ste

Il Gabbrio ha detto...

Eppure i confini non sono così male...la possibilità di fare quel passo in più a volte piacevolmente ansiogena. : )

SerialLicker ha detto...

il cambiamento esiste. punto

johnny ha detto...

una canzone degli Scisma recitava: "ma se sono il contrario di me da che cosa mi sento diverso?"..o i Marta Sui Tubi che dicono: "sono un infinitesimo di te e di me, solo ua parte infinitsima". io credo che l' io esite solo nella proiezione di noi stessi nelle coscienze degli altri, proiezioni che noi stessi possiamo vedere solo localmente, diventando così il contrario di no stessi. buoni pensieri cara, e sappi che l' infinito esiste, e prima o poi ti spiegherò perchè. ciao

Anonimo ha detto...

Se vuoi continuare a seguire il mio Blog questo è il nuovo link da sostituire ad "ali di carta"

http://ricomincioinripartenza.blogspot.com/

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