Invece della devozione fanaticamente monogama alla quale siamo sensibili, sarebbe all’apparenza più razionale una sorta di “poliamoria”. La poliamoria è la convinzione che, come si amano molti vini, musicisti, libri, animali o sport, così si possono amare simultaneamente molti individui del sesso opposto. Oltretutto geneticamente parlando non siamo monogami. Fedelmente parlando lo siamo ancora meno. Ma siamo autolesionisti, ci innamoriamo facendo scattare quel meccanismo volto ad assicurare la fedeltà del nostro partner per il tempo sufficiente ad allevare un figlio (ed è un lasso di tempo notevole), il tutto chiamato dagli psicologi evoluzionisti "il coup de foudre irrazionale". Lo stato di innamoramento è accompagnato da molti fenomeni fisici, come i grandi sospiri, ma anche da inevitabili impulsi psicologici, come l’odio. Dunque si ama per arrivare all’odio e si odia per ritornare ad amare, bada bene, zampillanti di desiderio verso un nuovo individuo.
So, è più corretto asserire che non "per tutto il resto", ma "per tutto… c’è Mastercard", perché l’amore te la fa pagare cara.
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