martedì 24 novembre 2009

Girl, forse un giorno senza ore


Girl, hai iniziato il nuovo anno prima di capodanno.
Girl, hai lasciato senza mai allontanarti.
Girl, hai saputo essere orfana dai tuoi stessi genitori.
Girl, hai imparato prima ancora di prendere lezioni.
Girl, hai pronunciato la promessa di matrimonio senza sposarti.
Girl, hai pagato i tuoi debiti senza sganciare ancora un soldo.
Girl, smettila di perdere ciò che non hai.
Girl, ami una persona solo perché ti è sconosciuta e invisibile.
Girl, lo sai a memoria eppure continui a sbagliare ancora e ancora.



Girl, di te non so nulla, so solo che non c’è speranza per noi.
Incontreremo persone sbagliate, faremo l’amore e poi verremo traditi, ci sentiremo fortunati nei momenti più difficili e correremo senza una meta precisa.
Vivremo, ma lontani, forse ci augureremo la buona notte, ci cercheremo nei nostri sogni e forse avremo entrambi la consapevolezza di non poterci incontrare mai.
Non conoscerò mai il tuo nome, la tua età, la tua religione, le tue passioni; Girl, vivrò sapendo che tu sei qui, ma non potrò mai vederti né accarezzarti, non potrò nemmeno dirti che non ti ho mai abbandonata, nemmeno prima di averti finalmente conosciuta.
∞ S.J.∞
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giovedì 17 settembre 2009

Il contrario di luminescente



In questa cupa vita osservo indifferente.
Di fronte a me delle candele spente,
fumo, bevo e scrivo, scrivo e scrivo… inutilmente,
mentre le mie lacrime scendono condannando l’onnipotente.

∞ S.J.∞
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venerdì 11 settembre 2009

Il mio undici settembre è oggi



Vorrei non avere mai conosciuto l’illusione dell’amore bello ed eterno
Vorrei non avere mai letto romanzi d’amore
Vorrei non avere mai udito fiabe a lieto fine
Vorrei non avere mai ammirato un’anziana coppia ballare teneramente il liscio
Vorrei non avere mai imparato a memoria la citazione di Oscar Wilde
Vorrei non avere mai avvertito l’intensità di un abbraccio e di un bacio
Vorrei non avere mai intonato parole d’amore
Vorrei non avere mai
per non vedere oggi crollare la mia vita
basata principalmente su un valore fantastico.



L’amore crea un’elevata dipendenza, mai iniziare a credergli;
bada bene,
esso danneggia gravemente te e chi ti sta intorno.

L’amore è un passeggero malavitoso,
non ospitarlo mai,
poiché presto o tardi vorrai non avere mai.

∞ S.J.∞
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giovedì 27 agosto 2009

Biscotto della fortuna





Affinché il nostro profluvio di sentimenti non trabocchi mai e mai s’inaridisca,
il mio sconfinato amore per te si manifesterà in piccoli e continui gesti d’affetto,
come inesauribili gocce nell’oceano,
giacché perduta una sola di esse mancherebbe all'oceano stesso.

∞ S.J.∞ PER VISUALZZARE LA VERSIONE INTEGRALE DEL MEDESIMO POST CLICCA QUI!!!!

mercoledì 26 agosto 2009

A terra



A quegli innamorati con gli occhi imperlati di rugiada,
i quali,
nel folgore,
venerano il loro amore appassire;
voi disincantati inermi
non sapete proprio che fare se non contemplare l’ultimo tramonto nel vostro podere.
Per voi non esistono istanti infiniti, nessun ossimoro, nessuno più;
i vostri battiti convulsi muoiono adagio in quella notte
poiché placati dal silenzio corvino
e dall’inquietudine di aver perso anche l’ultimo fascio di bellezza.


E il gelo fende e penetra voracemente in voi stessi, sino a rendervi completamente ghiaccio;
e quella speranza di liquefare insieme ai ricordi
per poi rimirare una nuova rinascita,
è solo un miraggio in pieno inverno.
∞ S.J.∞
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martedì 18 agosto 2009

Tu, vergine, dormi, le mani sul petto incrociate.


Stanca, sempre più stanca.



Stanca dell’egoismo e della falsità,

stanca di quelle persone le quali parlano alle spalle;
nonché della loro arroganza,
dell’indifferenza e della doppia personalità.

Stanca dei sorrisi,
dei consigli,
delle promesse,
del sesso,
dei rappacificamenti,
delle simpatie.

Stanca di me stessa,
del disordine,
della debolezza,
della dipendenza,
della tristezza e dell’ insoddisfazione.

Stanca delle persone complesse, le quali credono di essere uniche e speciali.
Per queste non ho né ammirazione né odio.

Nessuna emozione.

Ma stanca.

E' tutto così stancante e demoralizzante.
Non provo più niente e niente più chiederò di provare.
∞ S.J.∞
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venerdì 31 luglio 2009

Amata come un animale





Mi hai avvelenata,
proprio tu!
Pensi di cambiare pelle,
di crescere,
eppure rimarrai sempre un invertebrato rasente.
Sulla mia pelle hai lasciato due segni
dai quali sgorga tutto il mio vigore.
Ti sei sentito minacciato ed hai saputo attaccare,
sebbene la tua specie non arrischia l’estinzione.
Sei strisciato via da me,
allontanandoti dalla mia lenta e funesta condanna,
ed io,
intorpidita,
ravviso il tuo consueto ritiro nel covo.
Avvolgi il vuoto,
ascolti il mio silenzio
e induci in tentazione,
ma non sai,
non sai
che oramai non sono più
pane per i tuoi denti.

∞ S.J.∞
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giovedì 2 luglio 2009

La vita



Non so se sia un dono, molte persone dalla voce celestiale proferiscono che sia preziosa e lo dimostrano privandosela per gli altri, addirittura altre invece esprimono la propria importanza per essa nel momento in cui la deteriora al prossimo. Non lo so perché bisogna costantemente lottare per vivere o peggio ancora vivere per lottare. So che tante persone hanno una loro risposta, la più giusta dicono, e non so quale sia il responso più veritiero, constato però che se la raggiungerai, la vita, la dovrai vivere all’oscurità di molte verità e per rischiarare il tuo buio dovrai rifornirti di tanta oggettività al miglior supermarket in zona. Da piccolo ti inculcheranno  sogni i quali da grande non si realizzeranno mai, forse perché contraddicono le leggi della fisica o perché sono le visioni oniriche altrui.


Se la raggiungerai, la vita, ti saranno dedicate tantissime frasi, alcune poetiche, altre patetiche, sagge, languide, banali, molte ancora maleducate e stupide, ma sono solo parole, non sono fatti, le parole rimarranno sempre parole, come le mie d’altronde.
Se la raggiungerai vivrai in mezzo alle promesse, ai doveri, alle passioni, ai patti, alle trattative burocratiche, ai mercanteggiamenti, e in mezzo a questi farai scorrere il tuo tempo.
Se la raggiungerai vivrai anche in mezzo alle persone, quest’ultime sono le più difficili da affrontare  perché saranno la causa maggiore del tuo dolore, io sarei colei la quale potrebbe rendere tutto questo possibile, sarei dunque la prima a ferirti.
Sarei, se lo volessi.
Pensandoci probabilmente non hai nulla da perdere. Nasci dunque! Vivi anche tu con noi.
Ma anche qui esiste il nulla, è in ogni sistema complesso di particelle, in ogni sostanza vigente, lo troveresti anche in te stesso, se io lo volessi. Sì bambino mio, esiste anche qui il vuoto, è in ognuno di noi. Potresti avere la voragine dentro di te ma averla qui è un male, potresti avere lunghi silenzi anche avendo sanissimi orecchi, potresti sentirti gelare anche in piena estate o peggio ancora in ogni giorno della tua vita.
In realtà qui non c’è nulla per te,
nulla di meglio,
nulla che tu possa riportare con te dopo la vita.
Non ti toglierò mai la pace in cui ora ti trovi, ti amo troppo per confondere il mio sentimento con l’amore contorto di questo mondo. Continua a dormire mio dolce bambino, un bacio.

∞ S.J.∞
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lunedì 29 giugno 2009

2# Regole di vita: Caro Amore...


Invece della devozione fanaticamente monogama alla quale siamo sensibili, sarebbe all’apparenza più razionale una sorta di “poliamoria”. La poliamoria è la convinzione che, come si amano molti vini, musicisti, libri, animali o sport, così si possono amare simultaneamente molti individui del sesso opposto. Oltretutto geneticamente parlando non siamo monogami. Fedelmente parlando lo siamo ancora meno. Ma siamo autolesionisti, ci innamoriamo facendo scattare quel meccanismo volto ad assicurare la fedeltà del nostro partner per il tempo sufficiente ad allevare un figlio (ed è un lasso di tempo notevole), il tutto chiamato dagli psicologi evoluzionisti "il coup de foudre irrazionale". Lo stato di innamoramento è accompagnato da molti fenomeni fisici, come i grandi sospiri, ma anche da inevitabili impulsi psicologici, come l’odio. Dunque si ama per arrivare all’odio e si odia per ritornare ad amare, bada bene, zampillanti di desiderio verso un nuovo individuo.



So, è più corretto asserire che non "per tutto il resto", ma "per tutto… c’è Mastercard", perché l’amore te la fa pagare cara.
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1# Regole di vita: Marcia!


Un drappello di soldati impegnati in un’esercitazione accanto a una linea ferroviaria.
In un momento di distrazione il sergente al comando non diede al drappello l’ordine di fermarsi.
I soldati erano così abituati a obbedire senza discutere che continuarono a marciare nonostante un treno in arrivo.

So, l'obbedienza resta una buona regola empirica, benché a volte rappresenti la rovina per l'individuo.




“Avanti, uomini della Brigata Leggera!
C'era chi provava sgomento?
Anche se i soldati sapevano
che qualcuno s'era sbagliato
non stava a loro darsi risposte,
né domandarsi il perché,
ma solo combattere e morire;
nella valle della Morte
cavalcavano i Seicento.”

(ALFRED TENNYSON, La carica della Brigata Leggera)
Guerra di Crimea (1854-55)
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domenica 28 giugno 2009

Perchè non è evidente quanto il sedere di un mandrillo?



Per i teisti un’unica sostanza consente a ogni oggetto esistente di iniziare e continuare a esistere: Dio.
Ogni proprietà di ogni sostanza è dovuta a Dio, il quale ne causa o permette l’esistenza.
E il teismo postula per questa causa unica una persona dotata di infinito potere (Dio può fare tutto quanto è logicamente possibile), conoscenza infinita (Dio sa tutto quanto è logicamente possibile sapere) e libertà infinita.
La scienza stenta a capire il fenomeno X? Nessun problema.
Smetta ogni ricerca: è il potere infinito di Dio a spiegare X (e tutto il resto) e la spiegazione è sempre supremamente semplice, perché, dopotutto, Dio è unico.
Che cosa potrebbe esserci di più semplice?

Un Dio capace di monitorare e controllare in permanenza le condizioni di ogni singola particella dell’universo non può essere semplice.
Ma c'è di peggio (quanto a semplicità): altri cantucci dell’immensa coscienza di Dio si curano simultaneamente di azioni, emozioni e preghiere di ogni singolo essere umano, nonché degli eventuali alieni intelligenti che potrebbero esistere su altri pianeti della nostra galassia e di cento miliardi di altre galassie. Egli, inoltre, deve anche decidere ogni momento di non salvarci miracolosamente quando ci ammaliamo di cancro.



E’ invece abbastanza coerente supporre che Dio, benché indivisibile, sia internamente complesso.
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Senza, solo tu




Alla fine tutto finisce.


Se negherete tale dichiarazione, è solo perché, almeno per voi, non è ancora finita.

Che cosa state pensando in questo momento?
Finirà anche il vostro sogno, sì, anche quel vostro momento.
Non avete scusanti, potete raccontare e giustificare in qualsiasi modo, d'altronde tutto finirà.
Smettetela di fingere, tutto ha una fine, ogni pensiero, ogni storia, ogni amore, ogni lavoro, ogni promessa, ogni passione, ogni famiglia, ogni vita, ogni cosa ha il suo meritato compimento.
Quando vi renderete conto dell’illusione di cui sto parlando, non farete nulla, rimarrete inerti, come lo sono io adesso. Non c’è nulla da fare.

Almeno scoprirete d'essere mortali.

∞S.J.∞
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martedì 16 giugno 2009

Il mio sogno? L'ultima della mia specie


Finché sbriciolo allora sì, continuerò imperturbabilmente ad avanzare contro la raffica del tempo e lasciare alle spalle una scia arenosa. Insisto per la via acuminata sebbene le voci mi disgustino ad ogni passo, sono saporosità condite sulla base della raffinement de goûts, le quali, tuttavia, sono insipide e anonime solo al mio palato. Lo so Ralph, i richiami della gente devono essere presi a piccole dosi, ridurle poco a poco, fino a poterne fare a meno per vivere finalmente nella riarsa pace del deserto, ma l’uomo disidrata il mio vigore ancor prima di svanire, polverizzata.



Finire dopo aver ascoltato il mondo analfabeta, è il privilegio di chi solo rimane ultimo.

∞ S.J.∞
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domenica 31 maggio 2009

Come salsa al pomodoro





Ogni vaso sanguigno porta alcol dalle varie parti del corpo all'atrio destro del cuore, il quale martella sofferente. Gli occhi sono rannuvolati, la vista precede ogni movimento del bulbo, i suoni sono ammassati, snaturati, sguaiati e fuggitivi. La mente, la mente; 
La mente gode della pazzia, si compiace dell’illogico e del sostanziale, è purpurea, è dissennatamente serena mentre il senso tattile striscia, s’ingrossa, si appesantisce, s’intorpidisce. 
Mi dimeno in un corpo avulso, in un mondo irregolare, in un’attesa inaspettata finché madre illusione mi accarezza, mi aiuta, m’imbecca, cosicché la lingua stopposa soffoca negli aromi inebrianti e sprigiona le ultime parole senza tempo: "io, come salsa al pomodoro".
Brillo.

∞S.J.∞
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giovedì 21 maggio 2009

Vi odierò ancora di più


Vivo in un nucleo impregnato dall’ignoranza abissale in cui regnano sovrani dai cervelli innacquati di pensieri confusi, giostrano le proprie rozze mani per punzecchiarmi alla meglio, ma perché sono incapace di evitarle? E perché non servo di una nobile postura e di parole degne alla mia superiorità? Forse perché discendo dal loro stesso gene, sono infettata dal loro putridume, il quale porta solo ad una lenta autodistruzione. Potrò mai salvarmi e pulirmi da questo squallore? E potrò mai sradicarmi dalla placenta e manifestare con le giuste e acuminate parole tutta la mia repulsione per essa? Vorrei cancellare ogni discendenza, vorrei mutare il mio DNA, vorrei essere l’opposto dei miei congiunti. Il mondo sarebbe migliore, più amato e rispettato se persone malfatte e inadeguate non esistessero, tuttavia non è per amore del mondo per il quale odio ma è per amor mio, devo salvarmi, devo corrodere ogni mio ricordo e ogni goccia del mio sangue. Vorrei ancora più odio per acquisire una voce ferma, pacata e diabolica e distruggere finalmente la mente malsana, la quale continua schifosamente a pensarmi e disturbarmi.
Vorrei distruzione, fine e genesi.

∞ S.J.∞


bang!
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sabato 16 maggio 2009

L'essere onnivoro della cultura postmoderna



Sapete qual è la verità?
La verità sta nella maggior parte di chi legge queste righe e non vuole ammettere la propria incapacità di dimostrare il vero essere poiché è troppo sconosciuto a sé stesso in questa società oramai fashion victim, la quale società “… a comun danno impera, E l’infinita umanità del tutto”. Chi legge queste poche righe molto probabilmente somiglia al prossimo lettore e alla prossima persona con cui si relazionerà, ciò nondimeno negherà sempre a sé stesso di tali similarità. Chi legge questa riga si assicura di essere diverso, di essere unico ed originale proprio nel momento in cui esercita lo stesso lavoro di molti, indossa gli stessi vestiti dei manichini, usa oggetti commerciali e inteschia pensieri e modi di dire già sentiti e letti. E colui il quale legge, arrivato a questo punto del post, probabilmente cerca avidamente una piccola parte autentica di sé per essere ancora più...




Forse la verità è che alcune di queste persone possiedono la tanto ricercata verità, peccato che essa debba essere ancora collaudata.
∞S.J.∞
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mercoledì 13 maggio 2009

Fermati prima di partire



L’inizio o il proseguimento di un amore
non saranno mai la vera apologia di una storia,
piuttosto lo sarà la fine.

Si inizia con l’interesse,
si prosegue con la divinazione,
poi con la sete di confessioni
sino a giungere alla fame dell’altro.
Decifrati i segreti arrivano le parole,
spesso pretenziose e categoriche,
le quali dissezionano, stabiliscono, classificano.
Dunque tutto diventa comprensibile e tranquillizzante.
Arrivati a questa cruciale fase l’amore è ormai mutato,
quel fascino poetico e seducente avvizzisce, ma
può cominciare la routine
di una relazione
o
di un distacco.


L’amore vero
finisce prima che esso stesso perisca,
L’amore vero
finisce prima di logorare il desiderio,
ma soprattutto,
per amore di esso
deve intenzionalmente finire.

Altrimenti
l'amore vero prende un altro nome:
Egoismo.

∞ S.J.∞
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Io, Donna Echidna Arpia Lamia





Quando una donna non si sente più tale?
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venerdì 24 aprile 2009

La vera storia di quel giorno


Non c’è amore che riesca ad accalorarmi, sento sempre freddo e di continuo percepisco il sangue formicolarmi lungo le braccia, il quale poi invade i miei turgidi seni fino a giungere voracemente l’addome, è come se indossassi una stretta t-shirt scintillata da pungenti tremiti.
Sono senza amore e sono nuda davanti allo specchio, so chi sono, non provo stupore dinanzi a questo corpo sodo e sensuale, a queste spalle atletiche, a questo ventre piatto e a questi fianchi sinuosi. Rifletto solo la mia provocante malinconia e tremo dal gelo avvolgente e zelante. Il tempo scorre, devo vestirmi. Ricopro minuscole parti del mio corpo con procaci veli a fasce trinate, questo nero vestitino regalatomi da Elisa, la mia nuova amica transessuale, mi appare un sottile strato di pelle che attende solamente d’essere sbucciato. E mi trucco, mascherando il viso senza sorriso, è incredibile come un semplice rossetto possa infuocare le mie labbra cineree. Sono pronta, sono una puttana. Il mio corpo giovane e slanciato attende altri brividi, i quali probabilmente nemmeno questa volta saranno originati da ardenti battiti d‘amore.



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∞ S.J.∞


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lunedì 20 aprile 2009

Pensiero infinito rinchiuso nello spazio angusto della mia scatola cranica




A differenza di molti viventi l’homo sapiens ha il privilegio di salire le vette del bene, in caso di discesa è addirittura capace di emergere dagli abissi della sofferenza a fronte alta. Personalmente tali peculiarità le reputo oramai inconsistenti.
Mi sento sola, mi sento sola nell’immensità indifferente dell’universo da cui sono emersa per caso, e non per caso asserisco che il mio dovere, il mio vivere e il mio destino non sono sicuramente scritti in una qualche opera fondamentale. Ecco il motivo per cui so di essere niente in questo enigmatico cosmo e niente sarò per qualcuno il quale potrebbe rappresentare il mio cosmo.
E sono anche consapevole che il mio essere niente non ha gusto in questo brodo biotico. Tuttavia sogno, sogno ancora. Sogno una nuova era geologica e biologica nella storia della terra, in cui la parola “utopia” non esiste e soprattutto non esistono gli avverbi di negazione per poter finalmente affermare: “l’infinito esiste!”.
Temo che la vera ingiustizia di noi umani sia poter sognare un infinito inconquistabile.

∞ S.J.∞
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lunedì 13 aprile 2009

La solennità


mea culpa,
mea culpa,
mea maxima culpa.
Vivo altrove e osservo il mondo,
persa nel vivere profondo.
E vedo il mare
vedo me
che rallento
a rilento.


Vita brevis,
occasio praeceps,
udicium difficile.
Provo a pensarci,
questa è la possibilità di vivere e toccarci,
ma cos'è, cos'è la solennità dell'amore?

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∞ S.J.∞

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martedì 31 marzo 2009

Un infinito


Non riesco a dormire.
Ho capito una realtà oggettiva, un imperativo di cui non tollera eccezioni, un dato di fatto imprescindibile.
L’ho capito oggi, questa notte, adesso,
seppur da sempre ciarlava proprio sotto il naso.


Esiste un infinito infinito.
Sì, l’infinito esiste.
L’infinito è in ognuno di noi, nella nostra infinita ignoranza,
nonchè nasciamo e cresciamo insieme ad essa.

C’è chi potrebbe controbattere affermando che l’ignoranza umana cesserà di esistere solo alla definitiva estinzione della nostra specie, ma in realtà tale inettitudine continuerà a permeare vistosamente nel pianeta, per sempre.

Allorché
il mondo avrà fine e sopraggiungerà lo sterminio di ogni essere vivente l’ignoranza umana proseguirà ugualmente la sua sussistenza, rendendosi ancora più forte.
L’ignoranza è il nostro vero Dio.

∞ S.J.∞
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sabato 21 marzo 2009

Un anno



Oggi è primavera e il mio blog compie un anno.

Il ventun marzo duemilaotto germogliò nella blogsfera un nuovo e grazioso web-log di colore rosa (è il mio colore preferito), forse molti non lo sanno ma su di esso baluginava un altro titolo e soprattutto non esigeva l’avvertenza sul contenuto.
Incanutendo un po’ i colori e incorporando un altro tipo di stelo voilà ce qui s'est passé!

Ricordo ancora uno spiacevole avvenimento che portò acredine tra me e questo blog, arrivai addirittura al punto di sfiorare col dito indice il pulsante “eliminarlo PER SEMPRE?”, ma fui riflessiva e non feci nulla di sconsiderato a parte continuare a scrivere più di prima.
Ringrazio perciò tutti i lettori i quali visitano jessicaracconta.blogspot.com e continuano costantemente a supportarmi/sopportarmi. Merci!

E ok, ammetto di manifestare prevalentemente ira, questo perché impugno una rabbia che nella realtà non posso mostrare (gli sfoghi torvi e imprevidenti non portano nulla di buono a questa morigerata umanità) ed ecco che cerco di esprimere tutta l'emozione del momento tramite la musica, i colori, le foto di donne, i post e le citazioni. Ogni aspetto quindi mi caratterizza appieno, nulla è posto a caso e tutto è steso con estrema sincerità.

In ogni forma presente nel blog esiste il doppio, il triplo o anche il quadruplo senso, questo perché, a mio avviso, bisogna cercare di vedere le cose e le persone da più punti di vista.

Personalmente snido dai miei post l’ultima interpretazione possibile, perché è così, sono sempre alla fine delle cose, sono l’ultima nota, l’ultima a capire, l’ultima ad uscirne e l’ultima a morire… sono alla fine.
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venerdì 13 marzo 2009

Angelica



Lei è nata per amarmi,
per me darebbe la sua vita se fosse necessario.
Penetra con l’animo ermafrodito e accarezza le mie incertezze.
Solo lei riesce a bilanciare il mio squilibrio e rendere dolce qualsiasi amarezza.
Parla con gli occhi e li chiude solo quando abbisogno di silenzio.
Io l'amo.
Nel suo abbraccio mi cingo stretta e prego nella mia assoluzione,
scongiuro di rendere infinito quell’istante
quanto di morire tra le sue braccia e non risvegliarmi più.


Sono parole, sono solo parole.
Sono palpiti impalpabili.
Sono io che scrivo "Lei non esiste".


∞ S.J.∞


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lunedì 2 marzo 2009

La verità obiettiva




Il bambino chiama "verità" mamma, e mentre per il cattolico la verità è la confessione per il dubbioso è la morte.
Io non saprei come chiamarla, ma so che la verità c'è quando piangi in silenzio o quando ti acciuffi violentemente i capelli sotto la doccia, quando realizzi di averla sempre percepita oppure quando senti il tuo respiro ansimare.

Ho capito anche che


La verità prima ti ferisce e poi ti guarisce, cambia il giudizio delle persone e le persone stesse, ti spoglia e ti lascia pudica, ti sfinisce e poi ti finisce.
La verità nient’altro che la verità porta alla giustizia personale, la verità nel suo complesso è una sola, non induce sempre a concretizzare, non può essere sempre confessata, ritorna se l’abbandoni e giunge nel momento più irrazionale.

la verità è una siringa che ti penetra nella pelle ma non sai se dovrà iniettare o prelevare.
La verità è il flashback dei sentimenti, è semplice ma complessa da accettare, è lesta e stazionaria, ma soprattutto, la verità è l'obiettivo della mia vita.
∞ S.J.∞
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venerdì 20 febbraio 2009

L'odio non è un numero primo


-->
.......
Guardami!
Sono misantropo.
Uccidimi!
Perché vi disprezzo.
Dovete andare tutti all’inferno,
mi fate ribrezzo,
seguite il mio consiglio fraterno:
basta fottere!
Siete tutti degli idioti,
sapete promettere?
Apparite del tutto vuoti,
vi mostrate stupidi esserini insulsi che chiedono attenzione,
dovete immancabilmente e costantemente sentirvi importanti,
ma siete solo degli ipocriti che comprano la propria redenzione…
poveri, insignificanti, inutili, deperiti, sporchi protestanti!


Creatura smarrita che implora aiuto
imprechi e blateri contro i compagni?
Chiedi scusa e sarai il benvenuto,
otterrai compiacimenti e guadagni!



Stronzo! Dovresti essere il primo a morire.
Sciocco, la tua vita è appesa a un filo
le tue parole sanno solo impoverire,
sei patetico, mi disgusti in ogni tuo profilo.



Povera anima, il tuo cuore è leso e ammalato, posso comprenderti e aiutarti, anche tu sei stato schernito e pugnalato, ma io non voglio ferirti né molestarti.


Uccidimi oppure vi massacrerò in pochi secondi.
Sono stanco di vedere le vostre insignificanti facce.
Portate tutti l’aureola al collo, siete degli iracondi,
mi date noia e nausea, siete solo fastidiose erbacce.




Chiudi gli occhi creatura immonda…
osserva e ammira…
l’idrofobia adesso passerà sponda…
Addio brutta ira.

-->
∞ S.J.∞

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giovedì 12 febbraio 2009

Cotolette sbrisolone

Prendete delle striscioline di manzo e, dopo averle tagliate a pezzi piccolissimi, tagliatele ancora più finemente, otto o nove volte.

(Edward Lear)




Alcuni processi hanno un punto d'arrivo naturale.

Un tempo gli scienziati si chiedevano che cosa sarebbe successo se si fosse tagliato, per esempio, l'oro in pezzi sempre più fini.
Non era lecito pensare che si potesse tagliare a metà anche il più piccolo frammento d'oro e ottenere una particella ancora più piccola? A quel processo ha posto fine l'atomo.
Il più piccolo frammento d'oro è un nucleo composto da settantanove protoni e un numero poco più grande di neutroni, accompagnati da uno sciame di settantanove elettroni.

Se si "seziona" l'oro oltre il livello del singolo atomo, quello che si ottiene, qualunque cosa sia, non è più oro. L'atomo "pone fine" in maniera naturale al processo tipo cotoletta sbrisolona.
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venerdì 6 febbraio 2009

La coscienza di una donna




Ho un difetto di coscienza.
Ma tu lo sai mamma che qualche volta una briciola di coscienza si risveglia anche in me?

Sento il mio cuore emettere più rumore quando mi accarezzi e piangi in silenzio.

La mia mente è attiva in un cervello che non sembra conservarsi bene.

Ma tu lo sai che non sono un cervello ma una donna viva.
Anch'io lo so.

Tu lo sai che non ho una vita,
ma ne ho due, vero mamma?
Ho una vita emotiva e una vegetativa.
Per tale ragione, anch’io come te, sono una donna che attende,
che aspetta solo la sua seconda morte.

∞ S.J.∞


(Dedicata a E.E.)
Non ho paura della morte ma del dolore.
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sabato 24 gennaio 2009

A te che non leggi, ma ascolti, assaggi e sfiori



Va’ poi a spiegarglielo al mondo là fuori che non sono diversa, che non m'interessa ottenere, ma scambiare, non m'interessano i confini, ma gli orizzonti. Il movimento è l’unica linfa che mi fa sentire viva. Il dominio che cerco non è una smania di protagonismo, ma una parte della mia intimità. Gli altri, che pure mi amano, poveretti, che male mi hanno fatto per dover subire la mia voglia di essere?






Con te, e solo con te, viene a galla la mia baldanza, perciò taccio ancora.
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giovedì 22 gennaio 2009

Nel mezzo del cammin di mia vita




Siamo cresciuti nel nostro passato e nella nostra tradizione,
ci siamo fatti condizionare dalle nostre abitudini, dagli ambienti e dagli schemi di vita,
siamo superbia, tristezza, gioia, godimento…
ognuno ha ben salda una sua opinione, un suo pensiero,
una sua paura,
temiamo di perdere qualcosa o qualcuno di prezioso,
così ci attacchiamo ad essi e in essi ci determiniamo.
Ci identifichiamo quindi con la casa, la famiglia, il lavoro, gli ideali,
ma quanti sono disposti a distaccarsi da tutto
e conoscere il proprio pensiero?
Perché una volta compresi
cesserà il tempo
e il pensiero, tramite un processo psicologico, crea il tempo,
il tempo, poi, appura e configura il nostro pensiero.
Perché è la nostra mente che ci guida
ed è una mente che sa anche creare vere illusioni
che sa ingabbiarci.



devo ancora capire che cosa significhi veramente vivere
come faccio quindi a sapere che cos’è la morte?
Abbiamo relegato entrambi in compartimenti stagni,
ma allora perché vivo e ho l’impressione di morire?
Si dice che la morte arriva dopo la vita
eppure lei, la morte, è ancora qui, la sento presente
ora.
Una mente imprigionata,
la quale separa la vita dalla morte da spazi immensi,
come può comprendere?
Comprendere è libertà.
Come potremmo mai vivere liberi
se ognuno di noi è identificato?
O sei eterosessuale o sei gay.
O sei intelligente o sei ignorante.
O sei sposata o sei zitella.
O sei papà o sei nessuno.
O sei imprenditrice o sei sguattera.
O sei ottuso o sei acuto.
Esistiamo per mezzo di un’identificazione:
dobbiamo avere una proprietà, un nome, una famiglia, uno scopo…
dobbiamo essere tutto ciò che siamo stati e vogliamo essere.
Siamo ciò con cui ci siamo identificati.
È di questo che siamo fatti
e senza di questo non siamo niente.
Desideriamo che il nostro riconoscimento viva all’infinito
ma io non credo nell’infinito
e non m’interessa la tua identità.
Tu mi piaci nuda,
mi piace quello che nascondi e non quello che fai vedere.
Mi affascina il naturel,
Sarebbe meraviglioso scoprire insieme la tua piena natura.
Il non conosciuto è immensamente più grande del conosciuto.
Il conosciuto non è altro che il nostro pianeta
nell’universo sconosciuto.
La verità invece è diversa, è strana,
ma più la inseguo e più mi sfugge.
Non potrò mai afferrarla in nessun modo
e non potrò mai imprigionarla con me,
perché lei, la verità, è libera.
Dovrei accettarlo
e lasciarla perdere,
dovrei camminare da sola e alla cieca.
Ma in questo modo
la conoscenza, l’esperienza e la memoria
non potranno mai offrire alcun conforto.
E io adesso vivo in una solitudine completa e incontaminata
che non è né vita né morte.
∞ S.J.∞
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martedì 20 gennaio 2009

Ultimi respiri tossici


Tutto fila liscio

Precipito Voglio
nel esagerare
vuoto ancora
senza con
infastidire la
il chimica
caos per
e ammorbidire
sfumo nel
a tuo
rilento abbraccio
poichè materno
affondo cosicchè
nei io
cuscini possa
dei dedicarti
tuoi l'ultimo
seni battito
i del
quali mio
coartano cuore
l'ultima mentre
lacrima il
a miasma
scolorire guarda
il esalare
rosso l'ultimo
dei dei
miei miei
sogni respiri

∞ S.J.∞

Sogno e Respiro
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venerdì 9 gennaio 2009

La sua libertà di movimento riesce a fomentarmi



(...) In questi giorni potrà pure sembrare, ma in realtà non la desidero.
 è stuzzicante, ma non è Vera, lei invece, lei sì che sa affondare.
Lei è così ammaliante e scandalosa, sa dissuadermi e spazientirmi, sa bendarmi male per permettermi di intravedere il suo bacino ondeggiarmi vicino.


Sfoggio il peggio di me e tocco il fondo, eppure lei, ancora lei mi fa sentire attraente.
Solo lei ed io; e foggio l’estasi toccando il cielo.

∞ S.J.∞
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