La giovinezza mi sta scivolando via, mia cara vecchia signora. Non c’è modo di incatenarla, guizza tra le mani, sfugge fino a non riuscire più ad acchiapparla. Mi sento sconfitta.
Desidero avvinghiare la tua mano sinistra per consolarmi, vorrei afferrarla, stingerla e aggrapparmici ad essa. Me la immagino diafana, di una pelle fatta di velina incartapecorita da cui si intravedono finissime strisce bluastre, avrai ancora sangue nelle vene?
Il dorso della tua mano sarà costellato da piccole macchioline, le osserverei per ore e forse tra quelle screziature barbituriche potrò intravedere delle figure, come quando da piccola le vedevo tra le stelle mentre fissavo a lungo il cielo assorta da chissà quali futili pensieri. E la tua pelle probabilmente sarà visibilmente grinzosa ma al tatto piacevolmente morbida, vorrei accarezzarla per vederla incresparsi sotto il mio pollice, la liscerei ripetutamente.
Non sei visibile vecchia signora ma t’ho sempre dentro di me, e il mio amato Dioniso me lo ricorda, così lieta oggi sono perché di doman non c’è certezza.
1 commento:
Resisti..
M
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